Quasi tutte le #hsp hanno un lato creativo da esprimere.
Oppure apprezzano profondamente l’arte fino a commuoversi.
Qualcuno ha fatto della creatività, in ogni sua forma, il proprio mestiere.
Uno degli aspetti centrali delle #personealtamentesensibili è che la creatività si esprime in solitudine, dando grande sollievo e soddisfazione, ma poi arriva il momento di condividerla, spiegarla, esporla o, addirittura, venderla. E qui inizia il difficile.
Perché l’#ipersensibile soffre l’impatto dell’esposizione sociale, del giudizio e della performance.
Ma al contempo ha bisogno di essere riconosciuto, apprezzato, di sentirsi “visto” proprio per la sua #sensibilità.
Gran parte della sofferenza sarebbe modulata nel diventare consapevoli di questa alternanza tra ritiro ed esposizione, tra solitudine creativa e socialità stimolante, e dell’impatto che essa provoca.
Conoscendo sempre di più il proprio limite tra isolamento e sovra-esposizione, limite che non è uguale per tutti, è possibile vivere con più comfort e senza picchi ansiosi o depressivi, regolandosi su propri ritmi e valorizzando le proprie risorse.
Nel Libro IL DONO DELLE PERSONE SENSIBILI, c’è un’ampia sezione dedicata alla creatività con spunti di riflessione, ricerche e suggerimenti pratici.